Cittadella è famosa in tutto il mondo per le sue mura, in quanto è una delle poche città italiane che conserva, quasi integralmente, gran parte della sua originaria cinta muraria. La città si trova nella pianura veneta a poca distanza dalle di Padova, Vicenza e Treviso. importanti città

La foto della cinta muraria e del torrione di porta Bassano
Le cronache fanno risalire la sua fondazione al 1220, quando la vicina Padova sentì l’esigenza di costruire delle città fortificate nella pianura veneta – Marostica, Bassano del Grappa, Asolo e Castefranco Veneto – per difendersi dalle offensive provenienti dalla marca trevigiana, cioè una zona di confine, ma anche per iniziare la colonizzazione agraria del territorio.
Le mura di Cittadella rappresentano, quindi, un sistema difensivo con il camminamento di ronda, cioè in grado di controllare preventivamente – dai soldati in servizio – il territorio, avvertendo in anticipo la città di Padova di eventuali sconfinamenti dei nemici trevigiani.
La cinta muraria – lunga 1461 metri – conta in totale 32 torri di diversa dimensione, di cui 4 torrioni posti alle porte di accesso alte 30 metri, mentre le 12 torri hanno 15 metri di altezza. Si contano, inoltre, 16 torresini.

Il torrione di Porta Padova con la torre di Malta
La visita delle mura, quindi, è una tappa obbligata quando si arriva a Cittadella. Oltre al camminamento della cinta muraria, bisogna fermarsi a visitare la sala affrescata della Casa del capitano, ubicata presso il torrione d’ingresso di porta Padova, per ammirare lo splendido paesaggio dei Colli Euganei a Sud e il Monte Grappa a Nord. Una sosta merita anche la torre di Malta, un’antica prigione fatta costruire da Ezzelino III da Romano, detto il terribile, condottiero di ventura e signore della Marca trevigiana.
Cos’altro c’è da visitare a Cittadella?
Un altro monumento – che merita attenzione – è il palazzo del Pretorio, che si trova vicino porta Treviso, costruito per ospitare i podestà inviati dal comune di Padova, e, in seguito dalla Repubblica Serenissima, cioè quando Cittadella passò sotto la giurisdizione di Venezia. L’interno del palazzo è ricco di decorazioni, mentre merita una sosta il portale d’ingresso in marmo rosato sormontato dal leone di Venezia con ai lati due bassorilievi dei signori di Cittadella Pandolfo e Carlo Malatesta.

Nella foto: il portale di palazzo del Pretorio
Dopo aver visitato le mura e il palazzo del Pretorio la fame incalza i tifosi, prima di raggiungere lo stadio Tombolato, bisogna rifocillarsi.
ENOGASTRONOMIA
Quali sono, quindi, le specialità da gustare a Cittadella? La cucina tipica cittadellese non poteva che essere influenzata dal territorio circostante, per cui il piatto tipico è la polenta, nelle diverse varianti, e dal baccalà alla vicentina.
Dopo il primo, un bel tagliere di formaggio Montasio allieta i palati più fini. Il tutto innaffiato da un bicchiere di rosso doc dei Colli Euganei. Dulcis in fundo la torta di farina mais con un bicchierino di grappa.
Lo stadio in cui gioca il Cittadella è il Pier Cesare Tombolato, un giovane portiere – a cui è intitolato l’impianto sportivo – che morì nel 1957 durante uno scontro di gioco.

Fonte: A.S. Cittadella