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Promossi, rimandati e bocciati

Giugno, si sa, è il mese delle pagelle, e, quando si conclude il campionato, si fa il consuntivo, vale a dire si tirano le somme. E in un campionato lungo, qual è la serie B, poche squadre hanno mantenuto la costanza, perché nel corso di una stagione ogni formazione ha avuto  la sua crisi di risultati o il suo periodo buio.Quali sono, dunque, le squadre  promosse? Certamente in questo gruppo si annoverano le tre formazioni,  che approdano nella serie A, cioè Parma, Como e Venezia, che, hanno prevalso, sui loro avversari, perché si sono dimostrati più forti, più bravi, più costanti nel corso del campionato.Tra i promossi ci sono anche Catanzaro, Brescia, Cosenza, Cittadella, Sudtirol, Modena, Reggiana e Pisa. Analizzando il campionato di queste squadre, non si può non tenere conto di quello che hanno fatto. La neopromossa Catanzaro, per esempio, ha dimostrato –  attraverso il gioco collettivo –  che si può competere ad alti livelli senza svenarsi con spese folli, ma con le idee. Vivarini ha confermato in serie B di aver seminato bene. E’ la vera sorpresa di questa stagione. Un gradino più in basso troviamo il Brescia, che, lo ricordiamo, è stata ripescata in seguito al fallimento della Reggina: lo scorso campionato aveva perso lo spareggio playout contro il Cosenza. Anche la squadra silana si può inserire tra i promosse, in quanto quest’anno si è salvata in anticipo, così come Modena, Reggiana, Sudtirol, Pisa e il sorprendente Cittadella, che, con il budget più contenuto del campionato, riesce a stare a galla da 11 anni a questa parte.

Ma accanto ai promossi ci sono tre formazioni che vengono rimandate. Si tratta di Cremonese,  Sampdoria e  Palermo. I grigiorossi domenica scorsa si sono visti svanire i sogni per il ritorno immediato in serie A, cedendo al cinismo del Venezia, che, nei due incontri, ha sfruttato al massimo l’ occasione avuta. La mancata promozione però ha altre motivazioni. Una delle cause è stato l’ approccio al campionato. Infatti, hanno sostituito Ballardini con un esperto di promozioni, qual è Giovanni Stroppa. Il tecnico brianzolo ha preso la Cremonese in undicesima posizione e piano piano ha riportato la formazione grigiorossa nei piani alti della classifica a ridosso del Parma, insidiando in alcuni momenti la leadership dei ducali.  

Discorso a parte merita l’altra retrocessa dalla massima serie, vale a dire la Sampdoria. La squadra di Pirlo partiva con la penalizzazione di due punti e un mare di problemi. La rosa era piena di giovani di belle speranze, ma non aveva giocatori d’esperienza. E’ certamente questa la lacuna dei blucerchiati.
L’ultima rimandata è il Palermo. Blasone, rosa ampia e grande pubblico non sono stati determinanti per le sorti dei rosanero nel corso della stagione. L’avvicendamento dell’allenatore, secondo me, è stato tardivo. Il Palermo, in questa stagione, ha viaggiato sulle “montagne russe” tante vittorie fuori casa, così come altrettante sconfitte casalinghe.
Tra i bocciati – oltre alle quattro retrocesse Ternana, Ascoli, Feralpisalò e Lecco – abbiamo inserito sia il Bari, sia lo Spezia per svariati motivi. Il Bari perché per tutto il campionato non si è svegliato dal brutto incubo della finale playoff dello scorso anno, persa negli ultimi secondi con il gol del Cagliari e che le ha impedito la promozione in serie A. Inoltre, si sono alternati quattro allenatori, che hanno destabilizzato l’ambiente. Infine, la piazza di Bari non ama la proprietà dei De Laurentiis, dimostrando ostilità per tutto il campionato.
Lo Spezia, invece, dopo la cocente retrocessione non ha iniziato bene la stagione con la gestione Alvini. Infatti, l’allenatore toscano è stato sfiduciato, fin dalle prime partite, dallo spogliatoio e non ha avuto il polso per gestire “l’ammutinamento” (evidente!) dei giocatori. Ciò ha contribuito per lo Spezia a occupare le posizioni delle sabbie mobili della bassa classifica. Soltanto con un allenatore esperto, qual è D’Angelo, è riuscito a centrare sul filo di lana la salvezza.

5 Giugno 20244 minuti di lettura
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