Restano, al momento, ancora in altomare le panchine di Catanzaro e Frosinone. Dopo che nella scorsa settimana, si erano definite le panche ancora vacanti di Bari, Cesena e Cosenza, rimangono, dunque, al palo Catanzaro e Frosinone.
Infatti, De Laurentiis junior ha presentato il nuovo allenatore Moreno Longo – disquisendo anche sulle intromissioni in casa biancorossa del vulcanico papà Aurelio – come il primo elemento per una nuova stagione di rilancio. Il presidente, durante la conferenza, ha ripercorso le difficoltà della passata stagione, rimarcando che il Bari “non fallirà mai con la loro proprietà”. L’esperto allenatore piemontese, Moreno Longo, è reduce dall’esonero misterioso di Como (la squadra lariana occupava la quarta posizione al momento del defenestramento nda).
Altra posizione occupata al Cesena, in cui si è accasato Michele Mignani, che, dopo aver risolto la sua posizione contrattuale con il Palermo, ha accettato la proposta della neopromossa formazione romagnola. A dir la verità in riva all’Adriatico c’è stata una virata sulla scelta iniziale, in quanto si stava accasando Roberto D’Aversa, il quale ha ricevuto una chiamata del neo direttore sportivo dell’Empoli, Roberto Gemmi, ragion per cui D’Aversa ha preferito la panchina in serie A.
A Cosenza, invece, il duo Ursino- Delvecchio giovedì sera ha annunciato il nuovo allenatore, che prende il posto di William Viali (ora allenatore alla Reggiana), Sarà Massimiliano Alvini, che in questa stagione aveva iniziato il campionato con lo Spezia ed esonerato dopo 15 giornate. La scelta dell’allenatore toscano, originario di Fucecchio (come il grande Indro Montanelli nda) non ha scaldato la piazza in riva al Crati. I tifosi rossoblù si aspettavano, forse, un nome più altisonante.
Ritorniamo, però, all’incipit iniziale. Per definire la strana situazione, che vivono le due società, potremo mutuare una vecchia formula aritmetica, vale a dire: Vivarini sta al Frosinone come Aquilani sta al Catanzaro. Il problema irrisolto, fino a ora, è la posizione contrattuale di Vincenzo Vivarini, che, lo ricordiamo, è ancora l’allenatore del Catanzaro. L’allenatore abruzzese ha informato da tempo la società che non vuole più continuare la sua esperienza con i giallorossi, ma il presidente Floriano Noto, dal suo canto, aspetta un indennizzo da parte dei ciociari. È su questo inghippo che si è arenata la trattativa, perché il direttore sportivo ciciaro, Guido Angelozzi, non è intenzionato a riconoscere la penale alla squadra giallorossa, per cui Floriano Noto non libera l’allenatore, anzi la pretende dal diretto interessato, cioè Vincenzo Vivarini. Come si può leggere la situazione è a dir poco complicata, bisognerà trovare una quadra per risolvere la vexata questio . Il Catanzaro ha da tempo puntato su Alberto Aquilani come allenatore, dopo aver ingaggiato il direttore generale, Paolo Morganti, e il direttore sportivo, Ciro Polito, ma la firma annunciata del trainer romano non arriva. Perché? Il motivo riguarda le intenzioni di Alberto Aquilani, poiché, forse, potrebbe accasarsi proprio al Frosinone in caso di stallo con Vincenzo Vivarini. Comunque, da Catanzaro così come da Frosinone si vocifera che entro la settimana il problema allenatore sarà risolto.