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Il Frosinone esonera il tecnico. Vivarini: sedotto e abbandonato.

Molto rumore per nulla. Il titolo di una delle più celebri commedie del grande William Shakspeare si addice alla notizia del giorno, ovvero l’esonero dell’allenatore del Frosinone Vincenzo Vivarini. E’ doveroso fare il flashback di qualche mese fa, cioè a quando la lunga telenovela del triangolo Vivarini – Catanzaro – Frosinone teneva banco sui giornali e sui social media.

I ciociari, dopo l’amara (e immeritata) retrocessione dalla A, avevano puntato sull’allenatore abruzzese Vincenzo Vivarini per ripartire e ritornare nella massima serie. Il direttore sportivo dei gialloblù, Guido Angelozzi, ha corteggiato fin da subito Vincenzo Vivarini, legato, però, da un contratto biennale con il Catanzaro. Iniziava, così, la tresca che ha “logorato” le due società e, forse, anche il tecnico. La telenovela in seguito si è chiusa con un accordo tra gentiluomini, cioè i due presidenti Maurizio Stirpe e Floriano Noto che hanno avuto una conference call in cui si sono accordati per il bene di entrambe le società.

Fatta la doverosa premessa, oggi arriva la notizia dell’esonero di Vincenzo Vivarini, comunicata direttamente dal presidente Maurizio Stirpe. La società ciociara non ha perdonato al tecnico l’ultima sconfitta in quel di Reggio Emilia contro la Reggiana. Il presidente ciociaro, dopo aver comunicato la notizia,  ha affermato che “i risultati sono sotto gli occhi di tutti, perché tra squadra e tecnico non si è creata la giusta empatia”. Poi però punta l’indice nei confronti dei giocatori ritenendo che abbiano le “responsabilità maggiori” in questo momento.

La crisi tecnica del Frosinone è evidente: occupa l’ultimo posto in classifica e non ha dato, fin dall’inizio, segnali incoraggianti. L’unico exploit è datato 27 settembre, cioè quando i ciociari sbancarono il Tombolato di Cittadella. Il Frosinone è di fatto l’ultima in classifica, poiché il Cosenza, con cui condivide il triste primato, sul campo ha conquistato 4 punti in più.

Ma sono soprattutto i numeri a decretare la crisi tecnica della squadra laziale. Ha il peggiore attacco, insieme al Cittadella, con solo 6 gol segnati, ma ha anche una difesa colabrodo, che ha incassato ben 16 gol. Questi sono i due più importanti problemi, che denotano la fragilità della squadra, incapace di reagire ogni qual volta subisce un gol. Il tecnico abruzzese, nei suoi trascorsi a Catanzaro, aveva dato un gioco corale ai giallorossi. Infatti,  lo scorso anno il Catanzaro era la squadra che effettuava più passaggi e possesso palla. Vincenzo Vivarini, però, non è riuscito a trasferire il suo credo calcistico alla squadra ciociara. Ma la crisi del Frosinone è solo di Vivarini?

Quando una squadra non riesce ad avere un gioco, a essere passiva, fragile e senza carattere  le cause di ciò non sono solo della guida tecnica, perché è un concorso di colpe. Sulla carta, la rosa del Frosinone è di tutto rispetto, forse non ha un attaccante in grado di finalizzare la mole di gioco e, forse, non ha giocatori adatti a interpretare le idee di Vincenzo Vivarini. La società nella conferenza stampa ha comunicato di aver affidato la squadra al tecnico della Primavera, Leandro Greco, che nonostante abbia avuto come giocatore diverse esperienze in squadre prestigiose, è però un neofita in panchina.

22 Ottobre 20243 minuti di lettura
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