COSENZA 1 CATANZARO 1
RETI: 80’ POMPETTI, 105’ CIERVO (RIG.)
COSENZA: MICAI, SGARBI, VENTURI, CAPORALE, RICCIARDI,CHARLYS (83’ MAURI), KOUAN, D’ORAZIO, KOURFALIDIS (83’ ZILLI), RIZZO PINNA (83’ CIERVO), MAZZOCCHI (72’ STRIZZOLO).
ALLENATORE: MASSIMILIANO ALVINI
AMMONITI: D’ORAZIO, CHARLYS, MAZZOCCHI, CIERVO
ESPULSIONE: CAPORALE
CATANZARO: PIGNIACELLI,BONINI, SCOGNAMILLO, BRIGHENTI, COMPAGNON (69 DEMBA SECK), PONTISSO (60’ POMPETTI)PETRICCIONE, SITUM (60’ CASSANDRO), BUSO (84’ BRIGNOLA), PITTARELLO (84’ LA MANTIA), IEMMELLO.
ALLENATORE: FABIO CASERTA
AMMONITI: BRIGHENTI, SCOGNAMILLO
ARBITRO: AURELIANO DI BOLOGNA
Finale epico, folle e palpitante nel derby di Calabria. Succede di tutto nei minuti finali: pareggio e poi gol annullato, per un presunto tocco di mano di Kuoan, la traversa del rossoblù Zilli e, dulcis in fundo, il pareggio su rigore di Ciervo. Con in mezzo anche l’espulsione del direttore sportivo del Cosenza Gennaro Del Vecchio. Un finale davvero con i brividi, e vietato ai deboli di cuore, quello che si è visto oggi pomeriggio al San Vito Gigi Marulla. Partita tesissima e contratta, come del resto lo sono i derby di Calabria, ma questa volta rovinata da una decisione frettolosa e a dir poco opinabile. L’arbitro Aureliano -davvero modesto e incapace di gestire con personalità la partita – espelle al 21’ del primo tempo, senza esitazioni e repliche, il difensore del Cosenza Caporale, che, sull’out sinistro, si strattona con Pittarello. Per il fischietto bolognese è un fallo da ultimo uomo, ma non è così, perché i due sono defilati sulla fascia e la decisione dell’arbitro bolognese è davvero assurda. Ma quello che più sconcerta è l’ottusità dell’arbitro che non rivede l’azione incriminata al monitor. Questo episodio condiziona poi il resto la partita.
Il Cosenza , subito dopo l’espulsione, si schiera compatto e corto davanti al suo portiere Micai, mentre il Catanzaro, tranne i minuti successivi all’espulsione, ha solo due occasioni in questa partita entrambe su calcio d’angolo, poiché sporadicamente conclude a rete. Comunque, il match dimostra il carattere bellicoso, e pieno di grinta del Cosenza, che non si piega mai alle vicissitudini e agli episodi negativi della partita e la fragilità emotiva del Catanzaro, incapace di portare a buon fine un match in discesa. I lupi, nonostante l’inferiorità numerica, hanno avuto almeno 4/5 occasioni da gol, di contro il Catanzaro è apparso compassato e contratto. Il solo Demba Seck è riuscito a portare scompiglio alla retroguardia del Cosenza.
Il Cosenza è reduce da tre sconfitte consecutive ed è alla ricerca di un risultato positivo. Ma sta succedendo di più in riva al Crati, perché è stata una settimana caldissima su tutti i fronti. Da una parte c’è la lunga e continua diatriba tra il presidente Eugenio Guarascio e l’intera tifoseria rossoblù a cui si sono aggiunte anche le dimissioni del Direttore Generale Peppe Ursino. Il Catanzaro, invece, è reduce dalla bruciante sconfitta interna contro lo Spezia.
CRONACA 1 TEMPO
Al 10’ grande azione di Ricciardi che con lob si libera di Scognamillo e s’invola verso la porta. Il suo cross al centro non trova nessuno a concludere la clamorosa occasione.
20’ grandissima occasione per sbloccare la partita con la traversa del centrocampista rossoblù Kourfalidis. Grande azione di Rizzo Pinna sulla sinistra e cross al centro per l’accorrente giocatore greco il cui tiro – un rigore in movimento – va a impattare in pieno la traversa.
Sulla ripartenza arriva la svolta della partita. Espulsione di Caporale con l’abbaglio del signor Aureliano che sventola il rosso al difensore di origine leccese.
L’episodio scombussola il Cosenza che sembra frastornato dalla decisione cervellotica del signor Aureliano.
A cavallo della mezz’ora il Catanzaro ha due grandi occasioni per sbloccare la partita con Bonini e poi con Compagnon. Entrambi colpiscono i legni della porta difesa di Micai.
Al 39’ Compagnon s’incunea in area e in diagonale calcia. Micai respinge in angolo.
CRONACA 2 TEMPO
Colossale occasione per il Cosenza al 55’ con una ripartenza velocissima. Kouan si trova libero in area davanti a portiere giallorosso Pigniacelli. L’ivoriano si divora il vantaggio, calciando a lato della porta.
Al 73 sgasata sulla fascia sinistra di Buso e palla per Pompetti che tira ma il pallone viene respinto in angolo dalla difesa del Cosenza.
74 azione personale di Demba Seck che calcia: il tiro viene deviato in angolo. All’80’ il Catanzaro sblocca la partita. Azione sulla fascia di Pittarello che crossa al centro con la palla che viene allontanata dalla difesa del Cosenza. Dal limite dell’area arriva Pompetti che calcia un tiro che non lascia scampo al portiere rossoblù Micai.
88’ Grande spunto di Brignola sulla fascia ma La Mantia cicca la palla.
Al 90’ arriva l’incredibile pareggio di Kouan. Ciervo crossa ne nasce una carambola e il pallone viene spinto in rete dall’ivoriano. Confusione totale. Il mediocre arbitro viene chiamato al monitor e annulla la rete.
91’ Altra occasione del Cosenza con la respinta di Pignacelli sul gran tiro di Ricciardi.
Al 100’ minuto palo di Zilli con Pigniacelli impietrito. L’attaccante scocca un lob dal limite, ma il tiro si stampa sul palo.
Al 105 arriva il meritato pareggio del Cosenza – su rigore – di Ciervo. Il tiro dell’attaccante romano viene intuito dal portiere ma il pallone si infila gonfiando la rete. Al San Vito Gigi Marulla è il tripudio. L’arbitro bolognese anche questa volta sembra stralunato, in quanto non vede un evidente fallo di mano in area di Scognamillo. Viene così richiamato dalla sala VAR e rivedendo le immagini assegna il calcio di rigore al Cosenza. Appena il calciatore romano segna, il mediocre arbitro fischia la fine della partita. Al termine si vede Massimiliano Alvini commosso e in lacrime: le emozioni finali sono state davvero forti.