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Sampdoria e Sassuolo non pervenute! Brutta partita al Ferraris.

SAMPDORIA 0 SASSUOLO 0

SAMPDORIA: CRAGNO, CURTO, ALTARE, RICCIO (58’ BERESZYNKI), VENUTI, MEULENSTEEN (74’ YEPES), RICCI, IOANNOU, OUDIN (84’ ABIUSO), NIANG (74’ CODA), SIBILLI (74’ AKINSAMIRO).

A DISPOSIZIONE: GHIDOTTI, BERUATTO, VEROLI, BELLEMO, VEIRA, SEKULOV.

ALLENATORE: LEONARDO SEMPLICI

AMMONITI: ALTARE, RICCIO, CURTO, SIBILLI, MEULESTEEN

SASSUOLO: MOLDOVAN, TOLJAN, ROMAGNA (83’ MUHAREMOVIC) , LOVATO, DOIG ( 78’ PIERAGNOLO), OBIANG, BOLOCA, BERARDI, VERDI (62’ MAZZITELLI, LAURIENTÈ (78’ PIERINI), MORO (62’ MULATTIERI).

A DISPOSIZIONE: SATALINO, BONIFAZI,ODENTHAL, IANNONI, GHION, VOLPATO, LIPANI, IANNONI.

ALLENATORE: FABIO GROSSO

AMMONITI: DOIG, BERARDI, LOVATO

ARBITRO: PAIRETTO DELLA SEZIONE DI NICHELINO

Non pervenute. Tanti anni fa, quando il mondo era analogico e non c’era il “real time”, ogni qual volta, che non arrivavano le temperature delle città al centro meteorologico, il  colonnello Bernacca  informava i telespettatori che non erano pervenute. La premessa non è stata citata a caso, perché è una fotografia perfetta per descrivere e narrare l’anticipo di venerdì sera. Sampdoria e Sassuolo non sono pervenute al Luigi Ferraris di Genova!

La posta in palio era troppo importante per la Sampdoria, impelagata in piena zona retrocessione. Infatti, i blucerchiati occupano la quint’ultima posizione, cioè l’ultima piazza  utile per disputare i play out, mentre di fronte c’era la capolista Sassuolo che sta disputando una stagione da incorniciare.

LE FORMAZIONI. Leonardo Semplici, terzo allenatore stagionale, schiera la formazione più consona, viste le assenze degli squalificati Ferrari e  Depaoli, per cui davanti al portiere Cragno ci sono Curto, Altare e Riccio. A centrocampo schiera Meulensteen,  Ioannu  con Ricci e Venuti, mentre in attacco Oudin e Sibilli  supportano Niang.

Fabio Grosso risponde con una formazione, sulla carta, d’attacco. Toljan, Romagna, Lovato e Doig davanti al portiere Moldovan.  A centrocampo Obiang, Boloca e il nuovo acquisto Verdi, mentre Berardi e Laurientè larghi sulle fasce. In avanti il giovane Moro.      

Sul taccuino del cronista ci sono a malapena due occasioni – ed è un eufemismo – da rete. Un tiro dell’attaccante blucerchiato Niang, che il portiere del Sassuolo Moldovan respinge in angolo, e una penetrazione in area del neroverde Armand Laurientè con un tiro velleitario  bloccato dall’estremo difensore sampdoriano Cragno. Per il resto il taccuino è rimasto in bianco. Il gioco delle due squadre è stazionato a centrocampo, senza che nessuna delle due squadre prendesse le redini del gioco, senza la “vis” agonistica del gioco del calcio. Eppure in campo c’erano due squadre con caratteristiche ben precise: da una parte, la Sampdoria, una formazione con una delle peggiori difese della categoria, dall’altro lato la capolista con l’attacco più prolifico. Tutto questo stride con le tante ammonizioni, che, il mediocre arbitro Pairetto della sezione di Nichelino, ha sventolato a tanti giocatori. Coloro i quali leggono il tabellino potranno pensare a una partita maschia e con tanto agonismo. Niente di tutto ciò sul piano del gioco, perché l’unica nota da segnalare è di colore, vale a dire la presenza sugli spalti del tifoso sampdoriano Olly, recente vincitore del Festival di Sanremo. E prendendo in prestito un titolo di una canzone – non sanremese – “tutto il resto è noia”.       

22 Febbraio 20253 minuti di lettura
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