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Vittorie per Sassuolo, Spezia e Pisa. Prima vittoria esterna stagionale della Carrarese che apre la crisi del Frosinone

FROSINONE 0 CARRARESE 1

RETI: 64’ CICCONI (CAR)

Sotto la pioggia incessante del Benito Stirpe, la Carrarese conquista la sua prima vittoria esterna stagionale e fa precipitare il Frosinone nella parte bassa della classifica. Nulla da eccepire per la vittoria dei carrarini, che hanno difeso con le unghie e con i denti il vantaggio di Cicconi. Il Frosinone, dal canto suo, una settimana fa si era illuso di aver voltato pagina, quando vinse contro il Cittadella, ma oggi ha confermato tutti i suoi problemi, cioè una difesa non impeccabile e un attacco anemico.

Comunque, i ciociari hanno una grande responsabilità:  non hanno approcciato correttamente la partita, perché non hanno avuto nessuna occasione per sbloccare il match, dilapidando anche un calcio di rigore decretato dall’arbitro.  

Dopo quasi un’ora di gioco, senza quasi mai tirare in porta, arriva il rigore per il Frosinone. In area Ambrosino viene trattenuto e l’arbitro, da pochi passi, assegna la massima punizione. Partipilo dal dischetto calcia, ma il tiro è respinto dal portiere carrarino Bleve.

E, come sempre accade, si ripete allo Stirpe una delle regole non scritte del calcio, vale a dire: gol sbagliato, gol subito. Infatti, passano pochi minuti dal rigore parato e la Carrarese passa in vantaggio. Cicconi sfrutta al meglio un assist di  Giovane e al volo batte il portiere del Frosinone Cerofolini

La reazione dei ciociari è un po’ blanda, perché le occasioni per il  Frosinone sono merce rara. Ci prova Ghedjemis che dal limite calcia a botta sicura sulla respinta della difesa ospite, ma il suo bolide si perde sul fondo.  

A un minuto dal fischio finale, il Frosinone ha l’occasione per pareggiare, ma  Marchizza colpisce il palo. La sconfitta di oggi pomeriggio apre scenari imprevedibili nella società gialloblù. Ci sarà una svolta tecnica in settimana o Vincenzo Vivarini, sempre più sulla graticola, sarà sollevato dall’incarico?  

PISA 3 CESENA 1

RETI: 23’ LIND (PI), 37’ CANESTRELLI (PI), 55’ AUT. DONNARUMMA (PI), 75’ PRESTIA (CES)

Smaltita la sconfitta di una settimana fa a Castellammare di Stabia, il Pisa si catapulta in avanti fin dai primi minuti, ma senza incidere più di tanto, perché gli uomini di Michele Mignani ribaltano le azioni offensive nerazzurre. L’ occasione più ghiotta capita al centrocampista nerazzurro Arena, che al 18’ calcia a colpo sicuro a pochi passi dalla porta, ma il portiere cesenate Pisseri si esalta e respinge di piede.

A sbloccare la partita ci pensa il danese Lind. L’attaccante, al 23’, riceve in verticale un assist di Arena e batte Pisseri con un preciso diagonale. Passano pochi minuti e la partita si mette in discesa per la squadra di Pippo Inzaghi, perché arriva il raddoppio. Dopo un calcio d’angolo, l’azione è alimentata da un altro un cross al centro area. La difesa ospite non riesce a liberare la palla e così ne approfitta  Canestrelli, che di piatto destro batte  Pisseri. Il raddoppio mette le ali al Pisa, poiché continua a giocare in scioltezza.

Il Pisa così al 55’ mette al sicuro la partita con il terzo gol. L’azione inizia con la penetrazione di Canestrelli, che poi allarga sulla destra per Tourè. Il tiro è deviato da Donnarumma, creando una traiettoria  imparabile per il portiere romagnolo.  Il Cesena abbozza una timida reazione, culminata dal gol del capitano Prestia.

Il triplice fischio dell’arbitro Tremolada chiude l’incontro. Il Pisa con la vittoria odierna consolida il suo primo posto in classifica, anche se ha alle sue calcagne il coriaceo Spezia.

SPEZIA 1 REGGIANA 0

RETI: 35’ F.P. ESPOSITO

Lo Spezia fa subito capire agli emiliani che vuole i tre punti, così spinge a ritmi forsennati, chiudendo la squadra ospite nella propria metà campo. A sbloccare il risultato ci pensa al 35’ Francesco Pio Esposito, che, dopo una respinta della difesa in seguito a un calcio piazzato, chiude in gol una respinta di Bardi. Gli emiliani protestano per un presunto fallo ai danni di Portanova a inizio azione, ma, dopo il consulto alla VAR, Bonacina convalida.

La Reggiana, dopo aver assorbito lo svantaggio, si rimette in corsa, cercando di forzare  il gioco, ma lo Spezia controlla, seppur a un po’ fatica, il vantaggio. La Reggiana serra i ranghi e più volte ha l’occasione per pareggiare l’incontro. È mancato quel pizzico di fortuna che aiuta gli audaci, ma soprattutto per l’imprecisione dei suoi attaccanti.

Dopo quasi 7 minuti di recupero l’arbitro Bonacina fischia la fine della partita, facendo iniziare una gazzarra che ha visto coinvolti diversi giocatori di entrambe le squadre.  Lo Spezia, quindi, con una partita sporca riesce a conquistare l’intera posta in palio e si posiziona nella seconda posizione di classifica. La squadra di D’Angelo

SASSUOLO  6 CITTADELLA 1

4’ MULATTIERI (SAS), 16’ VITA (CITT), 54’ VOLPATO (SAS), 62’ THORSTVEDT rig.(SAS), 67’ PIERINI (SAS), 72’ LAURENTIÈ rig. (SAS), 82’ THORSTVEDT

Non inganni il largo risultato tennistico dello stadio Mapei, perché il Cittadella fino al 54’ era in partita e teneva bene il campo. Infatti, il Sassuolo soltanto dal secondo gol di Volpato – segnato al 54’ – dilaga, travolgendo poi i veneti. La partita si sblocca nei primi minuti.  Mulattieri pressa il portiere granata Maniero al limite dell’area e riesce a rubargli la palla che poi deposita in rete. Il Cittadella, però, non demorde e dopo essersi assestato comincia a minacciare i padroni di casa. Il pareggio arriva al 16’ di gioco con Alessio Vita.  La partita scorre senza grandi occasioni.  La svolta arriva con Volpato al 9’ della ripresa. Il giocatore neroverde riprende una respinta del portiere del Cittadella Mainiero e con un diagonale riporta in vantaggio il Sassuolo. Il Cittadella subisce così il colpo, tirando i remi in barca e concedendo tante occasioni ai padroni di casa. Segnano in sequenza Thorstvedt (rigore), Pierini, Laurentiè (rigore) e di nuovo il norvegese Thorstvedt.

Da segnalare il debutto stagionale di Domenico Berardi, che rientra dal brutto infortunio al tendine di Achille. Il calciatore di origine calabrese mancava da quasi un anno dal terreno di gioco.

5 Ottobre 20245 minuti di lettura
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