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Nel terzo del cammin del campionato…

La sosta del campionato cadetto coincide con il terzo delle partite regolamentari già disputate. È ancora presto per esprimere giudizi definitivi, perché ci sono ancora 25 partite da giocare, ma la classifica ha già delineato la testa, la parte mediana e la coda.  Fin qui ci sono state delle sorprese sia in positivo, sia in negativo. Le squadre più titolate sulla carta, e alla vigilia accreditate alla vittoria, hanno “steccato” fino a questo momento, ma, come già accennato, avranno tante partite per recuperare il terreno perduto, poiché la classifica è ancora corta. Inoltre, emerge un altro dato: ci sono stati ben 7 cambi di panchina in queste prime 13 giornate di campionato.  Analizziamo le 20 squadre del campionato in ordine alfabetico.

BARI  7 I galletti biancorossi dopo l’inizio disastroso, che ha messo i brividi ai suoi tifosi rievocando i fantasmi dello scorso campionato, hanno poi avuto un prosieguo  regolare costellato, però, da tanti pareggi. Ha inanellato una striscia positiva di risultati con tantissimi pareggi e impreziosita dalla vittoria di una settimana fa a Salerno, che è costata la panchina al tecnico granata Giovanni Martusciello.

BRESCIA 7 La leonessa d’Italia continua ad avere la sindrome dell’altalena, cioè alterna risultati esaltanti a sconfitte indecenti, soprattutto in casa. Una settimana fa, al Rigamonti, è stata punita dal Cosenza.

CARRARESE 6 La neopromossa società toscana si sta calando nel nuovo campionato. Ha in squadra tanti giovani di belle speranze, ma la strada per la permanenza in serie B per la Carrarese resta in salita.

CATANZARO 6 Le aquile giallorosse hanno avuto un’estate caldissima. Hanno cambiato – loro malgrado – i quadri societari, stendando a trovare la giusta  dimensione. Sembra che nelle ultime gare abbiano trovato l’equilibrio. Comunque, di certo, non ripeteranno lo scorso esaltante campionato.  

CESENA 9 Ecco una delle sorprese positive del campionato. I romagnoli hanno costruito una squadra con tanti giocatori tecnici, inserendoli nell’intelaiatura dello scorso campionato. Infine, hanno trovato l’uomo go nel cannoniere di origine albanese Christian Sphendi. Unico neo della formazione bianconera è la difesa, poiché subisce tanti gol.  

CITTADELLA 6 I veneti si trovano al penultimo posto in classifica. Ciò non era mai accaduto nella città murata. Qualche scricchilio si era già avvertito nel girone di ritorno dello scorso campionato, ma nulla lasciava presagire al calo di questo inizio di stagione. Infatti, c’è stato l’esonero dell’allenatore, qualcosa di inusuale a Cittadella. Al posto di Gorini è arrivato Dal Canto.

COSENZA 8 Il voto alto dato ai lupi della Sila è di stima. In primis perché è riuscita a reagire alla penalizzazione di quattro punti, una pillola amara da deglutire. Il tecnico Massimiliano Alvini è riuscito a trasformare il pesante fardello della penalizzazione in positività, consentendo, così, alla squadra di reagire alle avversità. Però per potersi salvare i rossoblù dovranno continuare a giocare con continuità, equilibrio, intensità e grinta.

CREMONESE 5 Male, anzi malissimo. Nella città del torrone erano convinti di stravincere il campionato. Il direttore sportivo grigiorosso, Simone Giacchetta, ha cercato di migliorare la squadra, che lo scorso anno aveva perso la promozione in serie A allo spareggio, innestando giocatori affidabili. Dopo i primi malumori, anziché rasserenare l’ambiente c’è stato un cambio di panchina. Al posto di Giovannino Stroppa hanno chiamato Eugenio Corini, ma la svolta non c’è stata, tant’è che hanno richiamato di nuovo il tecnico brianzolo. Che pasticcio!

FROSINONE  5 L’insufficienza è doverosa per come è stata gestita questa prima parte della stagione. Dopo aver digerito amaramente la retrocessione dalla serie A, quasi tutti i giocatori gialloblù sono rientrati nelle rispettive basi, in quanto si trattava di giovani in prestito. L’esperto direttore sportivo, Guido Angelozzi, ha rivoluzionato la squadra pensando di affidare la panchina a Vincenzo Vivarini, apprezzato tecnico del Catanzaro. Purtroppo, abbiamo assistito a un teatrino che ha logorato la società ciociara. La squadra non ha assimilato il gioco del tecnico abruzzese ed è sprofondata all’ultima posizione in classifica. Al posto di Vivarini è stato promosso Leandro Greco, allenatore della Primavera.    

JUVE STABIA 8 La neopromossa squadra campana ha iniziato “sgommando”, cioè inanellando brillanti risultati. Da qualche partita le vespe stanno tirando il fiato. Comunque, trovarsi a ridosso delle prime in classifica non era stato preventivato da nessun addetto ai lavori.

MANTOVA 7 La matricola virgiliana sta onorando il suo campionato, soprattutto per le partite casalinghe. Lo stadio Martelli è un terreno ostico per le avversarie. Infatti, una settimana fa ne ha fatto le spese la quotata Cremonese. I virgiliani, però, difettano nelle trasferte. Hanno racimolato pochi punti nelle gare esterne.

MODENA 6 I canarini, alla vigilia del campionato, speravano di inserirsi nella parte alta della classifica, poiché avevano investito tanto nel mercato. Qualche addetto ai lavori, però, aveva chiesto di tenere i piedi ben piantati a terra, perché sosteneva che il Modena avesse comprato delle figurine Panini (azienda che peraltro ha sede a Modena ndc). Pedro Mendes, reduce dall’infortunio al crociato, Caldara, anch’esso reduce da tanti problemi fisici e mai ritornato quello di prima, e infine Defrel, un giocatore di enorme potenzialità, ma frenato dalla mancanza di continuità. Il solo Palumbo continua a cantare e a portare la croce. A causa della classifica deficitaria è stato esonerato Pierpaolo Bisoli. Al suo posto il tecnico della Primavera Mandelli.

PALERMO 5 I rosanero sono un’altra nobile decaduta. L’arrivo del direttore tecnico, Morgan De Santis, di concerto con una sontuosa ristrutturazione tecnica con la panchina affidata ad Alessio Dionisi lasciava intendere a un campionato di vertice, ma il Palermo continua a proseguire con i difetti dello scorso campionato. Alterna grandi prestazioni fuori casa a scivoloni casalinghi al Barbera.

PISA 9 È la sorpresa più bella del campionato. Nessuno si aspettava di trovare i nerazzurri in testa alla classifica. Filippo Inzaghi sta diventando uno specialista di questa categoria, in quanto sembra  re Mida: trasforma in oro tutto quello che tocca. Fino a questo momento è riuscito a forgiare una squadra che gioca in velocità, sfruttando le verticalizzazioni con una buona dose di agonismo.

 REGGIANA 7   La squadra del presidente Salerno sta disputando un campionato al di sotto delle aspettative. Si aspettava, dopo un buon inizio, continuità di risultati, poiché vi erano i presupposti di vedere una squadra di qualità. Fin qui non ha mantenuto le attese, ma ci sono margini di miglioramento.

SALERNITANA 5 È l’ennesima delusione del campionato, ma,era, alla vigilia, prevedibile, giacché erano emersi già in estate gravi problemi societari. Dopo la mancata vendita della società, il presidente, Danilo Iervolino, si è dimesso, lasciando al direttore sportivo, Gianluca Petrachi, l’ingrato compito di dirigere i granata. Nonostante il leccese  abbia grandi capacità organizzative, non ha dato la giusta virata a una società allo sbando. Si era già capito quando Andrea Sottil si era dimesso. È ritornato in panchina Colantuono al posto dell’esonerato Giovanni Martusciello.  

SAMPDORIA 5 La squadra blucerchiata rappresenta la delusione più evidente del campionato. Si pensava che, inserendo in squadra due bomber di razza (Coda e Tutino ndc), si potesse arrivare a centrare l’obiettivo diretta della promozione, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Proverbio a parte i due goleador non hanno fin qui confermato le aspettative della vigilia. Inoltre, il cambio in panchina di Andrea Sottil al posto di Andrea Pirlo non ha dato i risultati attesi del direttore sportivo Pietro Accardi.   

SASSUOLO 8,5 I neroverdi stanno confermando di essersi calati nella giusta misura nella categoria, quello che non hanno fin qui fatto Frosinone e Salernitana. Il direttore generale, Giovanni Carnevali, ha modellato una formazione per la serie B, ma confermando i big Berardi, Laurentiè e Thorsvedt, che stanno facendo la differenza.

SPEZIA 9 È una delle sorprese più piacevoli. Luca D’Angelo ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza. Lo Spezia impone in ogni gara la sua forza fisica, vigoria e cattiveria agonistica. Resta l’unica formazione del campionato ancora imbattuta. La paura dello scorso campionato è solo un brutto ricordo nella città spezzina.

SUDTIROL 6 I bolzanini cominciano a stazionare nella parte bassa della classifica. In precedenza, grazie ad alcune vittorie in trasferta, si erano tenuti a giusta distanza, ma le due sconfitte di fila, l’ultima  interna contro il Sassuolo, ha fatto precipitare il Sudtirol. Anche la società biancorossa ha sollevato dall’incarico l’allenatore. Al posto di Federico Valente è arrivato Zaffaroni.

17 Novembre 20247 minuti di lettura
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