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Vince solo la Cremonese, calando il poker a Bolzano, finiscono in parità le altre partite di sabato.

Aspettando le gare domenicali, la capolista Sassuolo tiene il passo, liquidando con un perentorio 2 a 0 la Reggiana nel derby della via Emilia. La Reggiana ha disputato una partita intensa e fisica, mettendo in campo impegno, orgoglio e applicazione, ma alla fine il Sassuolo ha calato la carta della sua qualità tecnica, vincendo il derby con il cinismo delle grandi squadre.

Nel sabato pomeriggio, invece, per quanto riguarda la parte alta della classifica, c’è stata la conferma della Cremonese, che strapazza in trasferta il Sudtirol in piena crisi di risultati, nonostante il cambio di panchina avvenuto nelle settimane scorse. Al Druso la Cremonese è passata subito in vantaggio con Bonazzoli per poi controllare, senza patemi d’animo, le folate dei padroni di casa. Nella ripresa con Vasquez, Collocolo e De Luca ha calato il poker. La Cremonese – lo ripetiamo spesso – è certamente la squadra –  sulla carta – più attrezzata della serie B, e, con la vittoria esterna di Bolzano, risale la classifica portandosi a ridosso del trio di testa. 

Soffiano, invece, venti di contestazioni in quel di Brescia. L’ennesima brutta prestazione al Rigamonti, ha acceso gli animi della tifoseria delle rondinelle contro il presidente Cellino. Tutto sembrava presagire a un successo del Brescia, poiché dopo soli 40 secondi il gol di Galeazzi aveva portato in vantaggio le rondinelle sul Bari. Ma non è stato così, perché il galletti biancorossi dopo circa venti minuti hanno pareggiato lo svantaggio con un bel gol di Dorval e poi hanno comandato la partita, mettendo a nudo la fragilità caratteriale del Brescia.

L’altra grande delusa del campionato, cioé la Sampdoria, ha di nuovo steccato al Marassi contro un volitivo Catanzaro. Sono tanti i pareggi casalinghi per i blucerchiati che non riescono a svoltare l’andazzo iniziale. Anzi, alla fine il punto di sabato è “oro colato” per la Sampdoria, in quanto solo al 90’ ha acciuffato il pareggio. Comunque, la gara ha denotato la mancanza di equilibrio della Sampdoria, incapace di tenere il vantaggio per ben due volte. Verso la fine del primo tempo Sekulov ha portato in vantaggio la Sampdoria, ma nel secondo tempo  si è preso la ribalta della gara il bomber Pietro Immello. Al 52’ ha pareggiato  con un gol di opportunismo il vantaggio iniziale sampdoriano. La Sampdoria è passata – casualmente – di nuovo in vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Tutino, ma  il vecchio bomber si è ripetuto pareggiando su rigore. Iemmello ha trasformato il rigore, deliziando il palato  degli spettatori presenti al Marassi,  trasformando il penalty  con un  cucchiaio. E non contento della sua prestazione ha calato il tris portando in vantaggio il Catanzaro. Sul Marassi è subito calata una fitta nebbia (metaforica), in quanto un’ennesima  sconfitta interna avrebbe aperto l’ennesima crisi e fatto traballare la panchina, seppur ancora in bilico, di Andrea Sottil.  A riprendere la partita ci ha pensato il giovanissimo Leonardi all’ultimo minuto del tempo regolamentare. Da segnalare che per quasi un quarto d’ora il Catanzaro ha giocato in inferiorità numerica per l’espulsione, per doppia ammonizione, di Pompetti. Nell’abbondante recupero la Sampdoria confusamente ha cercato di ribaltare la partita, ma i tentativi dei blucerchiati sono stati vani.

Una partita che non ha, di certo, annoiato gli spettatori è stata Cittadella Juve Stabia. Alla fine al Tombolato ne è uscito un pareggio, ma la gara è stata intensa, bella e  impreziosita da un gesto atletico di altissima qualità tecnica, di cui scriveremo in seguito. Ma veniamo alla breve cronaca. I padroni di casa sono passati in vantaggio al 2’ minuto con Amatucci in seguito a un calcio d’angolo. Ha risposto a stretto giro Candellone per la Juve Stabia. I granata – considerata la loro posizione di classifica –  hanno cercato di portarsi di nuovo in vantaggio, ma hanno prestato il fianco alle ripartenze delle vespe campane. Al 38’ il giovane  gialloblù Folino ha compiuto un gesto atletico degno dei grandi giocatori del passato (Parola, Gigi Riva, Ronaldo..). Dopo aver ricevuto il pallone in area, ha dapprima controllato la sfera e poi ha rovesciato battendo il portiere granata Kastrati. A pareggiare le sorti dell’incontro ci ha pensato nei minuti di recupero del primo tempo Pandolfi.  

L’ultima gara di sabato pomeriggio è il derby della Bassa Padana, che ha visto di fronte Mantova  e Modena. Ne è uscito un insipido pareggio senza reti.

1 Dicembre 20244 minuti di lettura
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