Domenica con fuochi d’artificio in tutti i campi. Dopo il match day tra Salernitana e Carrarese cala il sipario sulla 15.ma giornata del campionato, che segna la fine dell’imbattibilità per lo Spezia. Gli uomini di Luca D’Angelo perdono la prima partita della stagione contro il Palermo. La squadra rosanero ha giocato la sua miglior gara di questa prima parte del campionato, mettendo alle corde una formazione scorbutica e ostica. Prima del vantaggio del difensore palermitano Baya, sugli scudi è salito il portiere spezzino Gori, che ha salvato in almeno 4 circostanze la porta dei liguri. Al 34’, però, lo Spezia è capitolato sul colpo di testa di Baya sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Palermo ha cercato di raddoppiare, ma lo Spezia ha tenuto il campo tentando, in alcune circostanze, di colpire con veloci ripartenze. Il raddoppio per gli uomini di Alessio Dionisi arriva sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato: è un’autorete del difensore Wisniewski a battere Gori.
Risorge il Frosinone, che con orgoglio e agonismo, riesce a piegare un mai domo Cesena. E’ la prima vittoria per la nuova gestione del tecnico ciociaro Leandro Greco, che, con i tre punti conquistati, aggancia Sudtirol e Cittadella nella parte bassa della classifica. La prima parte dell’incontro ha visto il Cesena condurre il gioco, ma i padroni di casa sbloccano il risultato con un gol di Ambrosino. Reagisce immediatamente il Cesena che trova il pari con il gol del cannoniere Christian Shpendi, dopo che il portiere Cerofolini aveva respinto il rigore calciato dall’attaccante albanese. Sul finire della prima frazione di gioco, un bel diagonale di Canotto riporta i ciociari in vantaggio. Nella ripresa un rigore di Marchizza sembrava aver chiuso la partita, ma non è stato così, perché il gol di Curto ha riaperto la gara, ma il Frosinone ha poi portato a termine l’obiettivo fissato alla vigilia, cioè la conquista dei tre punti.
La gara più esaltante del pomeriggio è stata Pisa Cosenza. Nel primo tempo all’Arena Garibaldi gli spettatori hanno assistito al monologo iniziale degli uomini di Pippo Inzaghi. I nerazzurri hanno subito sbloccato il risultato con il danese Lind per poi raddoppiare con il centrocampista Piccinini. I lupi silani hanno avuto anche qualche occasione per riaprire la partita, ma le poche occasioni sono svanite nel nulla, mentre il Pisa – più determinato – ha sfiorato diverse volte il tris. L’occasione più clamorosa per chiudere l’incontro l’ha avuta Marin su rigore. Il giocatore pisano ha segnato ma ha toccato per ben due volte il pallone per cui per regolamento il gol è stato annullato. E, come recita la vecchia legge del calcio, al gol sbagliato arriva puntualmente il gol subito. Infatti, dopo qualche minuto il Cosenza accorcia le distanze con un bel gol di Mazzocchi che un diagonale fredda Semper. Il gol rianima il Cosenza che con caparbietà riesce a trovare il pareggio al 2’ minuto di recupero con un gran gol di Fumagalli. L’attaccante dei lupi trova un destro al volo di rara potenza e precisione. Per il Pisa si è trattata di una doccia scozzese, dopo aver dilapidato tante occasioni. Comunque, l’impresa degli uomini di Massimiliano Alvini, dopo aver scampato il pericolo di subire il tris con il calcio di rigore, hanno profuso nell’ultima mezz’ora la tigna e la tenacia per agguantare il pareggio.
La netta vittoria della Salernitana sulla Carrarese chiude la giornata. I granata premono fin dalle prime battute della partita. A sbloccare la gara ci ha pensato Wloderczyk. Dopo due minuti ha raddoppiato Soriano. La Carrarese accorcia le distanze verso la fine del primo tempo con un rigore di Schiavi. Nella ripresa la Salernitana chiude la pratica con i gol di Verde, su rigore, e di Simy all’ultimo minuto dei tempi regolamentari. Per i granata si tratta di una boccata d’ossigeno, agganciando il gruppo di squadre in corsa per la salvezza.