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Il Sassuolo risponde al Pisa. Storica vittoria del Modena: dopo 74 anni vince a Reggio Emilia

Il sabato della 17.ma di campionato si archivia nel segno delle conferme. Dopo la rotonda vittoria del Pisa di venerdì sera contro il Bari, risponde il Sassuolo, che, così, ritorna a comandare in solitario la classifica. 

FROSINONE 1 SASSUOLO 2

La capolista Sassuolo ha trovato  in terra ciociara pane per i suoi denti, in quanto ha sofferto le sette camicie per vincere la partita, ma con la dura legge dell’ex – a cominciare da Fabio Grosso e dai due autori dei gol – ha portato a casa i tre punti. I gialloblù di Leandro Greco si erano portati in vantaggio nel prima mezz’ora di gioco con il bel gol di  Jeremy Oyono. Il giocatore di origini gabonesi ha trafitto il portiere neroverde Moldovan con un preciso diagonale sul cross di Marchizza. Passano dieci minuti e gli emiliani pareggiano con il  gol di Mulattieri. Nel secondo tempo il Sassuolo ha controllato la gara per poi  piazzare, cinicamente, il colpo mortale con il nuovo entrato Moro

REGGIANA 0 MODENA 1

La giornata presentava due derby. Quello della via Emilia tra la Reggiana e il Modena è stato vinto, di corto muso, dai canarini bravi a capitalizzare il gol di Pedro Mendes. Il centravanti portoghese consegna, così, al Modena una vittoria storica, in quanto erano 74 anni che i canarini non vincevano a Reggio Emilia. Dopo aver segnato il gol vittoria, i gialli hanno avuto nel corso del primo tempo altre opportunità per arrotondare il vantaggio, ma hanno fallito le occasioni. Nel secondo tempo, invece, c’è stata la reazione della Reggiana che ha impegnato più volte il portiere modenese Gagno, ma senza arrivare al gol del pareggio. Per gli uomini di Mandelli arriva, dunque, una vittoria che consente ai canarini di sorpassare  i granata e di allontanarsi dalle sabbie mobili della bassa classifica.

SAMPDORIA 0 SPEZIA 0

L’altro derby della giornata, quello del Golfo di Genova tra la Sampdoria e lo Spezia, non ha visto né vincitori, né vinti.  I blucerchiati, reduci dall’ennesimo esonero della stagione, si sono presentati con il nuovo allenatore Leonardo Semplici, che dovrà portare nella Sampdoria, soprattutto, la serenità in un ambiente amareggiato e deluso. L’esordio per il tecnico toscano non era dei più Semplici – scusate il gioco di parole ndc – in quanto la Sampdoria affrontava una delle squadre più ostiche e forti del campionato. Alla fine la gara è terminata in un pareggio senza reti in cui, soprattutto nel primo tempo, ha prevalso la noia e l’equilibrio. Nella ripresa si sono annotate alcune occasioni da gol dello Spezia che ha cercato di passare il vantaggio, ma il portiere Ghidotti si è esaltato con due grandi parate su Wisniewski e sul cannoniere Francesco Pio Esposito

CESENA 2 COSENZA 1

Allo stadio Dino Manuzzi Orogel va in scena una bella partita. Il Cesena vuole scrollarsi di dosso le ultime due gare perse in trasferta, mentre il Cosenza è in cerca di un riscatto dopo la sconfitta interna contro il Frosinone. Fin dai primi minuti le due squadre si fronteggiano a viso aperto con occasioni da gol per entrambi gli schieramenti. Ci provano C. Shpendi e Berti per i padroni di casa e Kuoan per i rossoblù. Al 17’ l’arbitro Galipò nega un evidente rigore al Cosenza. La trattenuta in area della maglia dell’attaccante Zilli, da parte dei difensori cesenati, è lampante, ma l’arbitro toscano decide di non chiamare il VAR. Negli ultimi minuti del primo tempo, al 45’, il Cesena sblocca la partita con il gol di Tavsan. Pregevole è l’azione di Ceessay che di tacco libera in centro area Tavsan    che batte il portiere rossoblù Micai. Nei minuti di recupero è ancora il Cesena a sfiorare il raddoppio con Francesconi, che non chiude per un soffio, in scivolata, un pericoloso cross proveniente dalla sinistra. Nel secondo tempo il Cosenza cerca il pareggio con Kourfalidis e Ricciardi, ma la conclusione da ottima posizione del centrocampista greco si perde alta sulla traversa, mentre Ricciardi non chiude per un soffio il cross di Ricci. Al 56’, però, il Cesena raddoppia. Il lungo rilancio del portiere cesenate Klismann è un invito a nozze per il velocista Ceessay, che anche in questa occasione s’invola e consegna a Berti il pallone per battere MIcai. L’allenatore dei rossoblù Massimiliano Alvini, così, corre ai ripari con tre cambi che modificano l’intelaiatura della squadra. Al 69’ i rossoblù accorciano le distanze con un bel tiro in diagonale  di Ricciardi che non dà scampo al portiere Klismann. Al 79’ è il portiere cesenate a negare il pareggio al Cosenza. Fumagalli,  in volé sugli sviluppi di un angolo, calcia a colpo sicuro, ma Klismann fa una grande parata. Il Cesena dopo lo scampato pericolo si rintana nella propria metà campo, cercando di portare a termine il vantaggio. Da segnalare la gazzarra al termine dell’incontro che ha portato all’espulsione del rossoblù Kouan.

SUDTIROL 2 MANTOVA 2

Fuochi d’artificio al Druso di Bolzano. Di fronte due squadre con il morale sotto i tacchi per le ultime sconfitte. Più critica la situazione del Sudtirol reduce da cinque sconfitte consecutive, ma anche per l’esonero di Zaffaroni (il secondo in stagione) con l’arrivo di Castori e per l’ultima posizione in classifica. I biancorossi trovano subito il vantaggio con Merkaj, ma allo scadere della prima frazione di gioco i virgiliani trovano il pareggio con Galuppini. Nella ripresa i bolzanini si riportano in vantaggio con Rover, ma vengono raggiunti all’ultimo minuto regolamentare dal gol di Aramu. Il portiere bolzanino Poluzzi para il rigore, ma Aramu ribatte in rete. Per il Sudtirol, che stava assaporando un’importante vittoria in chiave salvezza, si è trattato di un amaro epilogo. 

15 Dicembre 20245 minuti di lettura
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